Sono 185mila persone colpite ogni anno, e in Europa grava sui bilanci dei sistemi sanitari con costi stimati fino a 60 miliardi di euro
In Italia l'ictus è la prima causa di disabilità con 185mila persone colpite ogni anno, e in Europa grava sui bilanci dei sistemi sanitari con costi stimati fino a 60 miliardi di euro. Con lo Stroke Action Plan for Europe è ora richiesta una maggiore attenzione alla diagnosi precoce e post-evento entro il 2030. A sottolinearlo è l'Associazione Italiana Ictus (Aii) che rinnova il suo invito al miglioramento degli stili di vita nella popolazione. "L'ictus colpisce nel 95% dei casi persone sopra i 45 anni, non è una malattia degli anziani come erroneamente si pensa - spiega Mauro Silvestrini, presidente Isa-Aii -. In Italia ci sono circa 913mila pazienti sopravvissuti, molti di loro con esiti invalidanti. Siamo al lavoro per aumentare l'attenzione al post-evento, con l'obiettivo di permettere il recupero delle disabilità, ma è fondamentale insistere sull'importanza della prevenzione". La prevenzione primaria è oggi tra gli obiettivi principali, sottolinea Paola Santalucia, presidente eletta Isa-Aii: "Per diffondere l'importante dei corretti stili di vita è necessaria una forte operazione di sensibilizzazione sui fattori di rischio correggibili.
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